Puritalia Depuratori https://puritaliadepuratori.it/ Trattamento e Depurazione Acque Fri, 30 Sep 2022 14:22:58 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.4.4 https://puritaliadepuratori.it/wp-content/uploads/2022/09/cropped-download-1-32x32.jpg Puritalia Depuratori https://puritaliadepuratori.it/ 32 32 Depuratore acqua sottolavello ad uso domestico: una soluzione efficace! https://puritaliadepuratori.it/depuratore-acqua-sottolavello-ad-uso-domestico-una-soluzione-efficace/ Fri, 30 Sep 2022 14:22:57 +0000 https://puritaliadepuratori.it/?p=666 Impianti depurazione ad uso domestico sottolavello, un apparecchio ne ingombrante e ne sgraziato, che si integra perfettamente nell’arredamento della cucina.

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Quando si sente parlare di impianti depurazione ad uso domestico ci si immagina spesso apparecchi ingombranti e sgraziati, impossibili da integrare nell’arredamento della cucina.

 

La realtà però è ben diversa, se ci si rivolge ad esperti del settore come Puritalia Depuratori, che riescono ad unire in un prodotto , come un depuratore acqua sottolavello elevata efficacia a estrema discrezione.

 

Acqua pura e sana con un depuratore acqua sottolavello

L’acqua del rubinetto può a volte contenere tracce di sostanze indesiderate, anche se sottoposta a tutti i controlli previsti dalla legge.
L’acqua che si usa tutti i giorni per bere, lavare gli alimenti e cucinarli può essere analizzata facilmente tramite un test acqua potabile, per la propria tranquillità.

 

In caso il depuratore acqua sottolavello è una scelta risolutiva che permette di ottenere un’acqua pura e sana attraverso il fenomeno fisico naturale dell’osmosi inversa, quindi evitando il ricorso ad additivi chimici ma filtrando le sostanze indesiderate con l’utilizzo di una membrana.

 

Depuratori efficaci e discreti

Nello stesso tempo, un dispositivo di questo tipo non rovina minimamente la bellezza e lo stile delle cucina, perché la sua installazione prevede l’inserimento sotto al lavello, quindi al chiuso, in maniera oltretutto molto semplice e veloce che non necessita di alcun lavoro di muratura.

Dotare la propria casa di un depuratore acqua sottolavello vuol dire rendere la propria quotidianità protetta e comoda, potendo avere sempre a disposizione acqua purificata e buona, in quanto la maggiore leggerezza ne rende anche il sapore più gradevole.

 

Si usufruirà di comodi servizi ad hoc che comprendono la consulenza professionale, impianto di depurazione, installazione ed interventi di sanificazione e cambio filtri, per un’assistenza a 360°.

 

Addio alla plastica: vantaggio per l’ambiente e risparmio

Un depuratore acqua sottolavello porta da un lato funzionalità e sicurezza e dall’altro consentendo di elevarne il livello di ecosostenibilità.


Servirsi di acqua del rubinetto per le diverse necessità domestiche significa dire finalmente addio all’acquisto di acqua in bottiglia, con notevole riduzione di consumo di plastica e grande vantaggio per l’ambiente.

 

Niente più pesanti casse di acqua da trasportare e stivare in casa, ma comoda acqua corrente sempre disponibile.

 

Una scelta così semplice può innescare una serie di interessanti benefici in diversi ambiti, aiutando tra l’altro a risparmiare sull’acquisto di bottiglie e a ridurre l’impatto ambientale.

 

Si riescono così ad unire aspetti positivi che riguardano sia la sfera personale che quella più ampia di gravi problematiche relative alla salute del pianeta.

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Differenze tra acqua depurata e acqua distillata https://puritaliadepuratori.it/differenze-tra-acqua-depurata-e-acqua-distillata/ Sun, 10 Jan 2021 16:16:31 +0000 https://puritaliadepuratori.it/?p=651 Quali sono le differenze tra acqua depurata e acqua distillata, ne parliamo in quest'articolo.

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Spesso si sente parlare di acqua depurata e acqua distillata ma qual è la differenza?

 

Entrambe sono sottoposte a dei trattamenti che ne modificano le caratteristiche ma si differenziano per molte altre cose come ph, proprietà organolettiche, concentrazione di sali minerali e uso che ne facciamo quotidianamente.

 

Per quanto riguarda il pH, questo nell’acqua può presentare un valore che varia tra lo 0 e 14. L’acqua distillata pura deve essere neutra con un pH di 7 anche se in realtà è leggermente più acida e presenta un pH di 5,8.
Mentre l’acqua depurata presenta in genere un ph di 7.4 che è il valore ottimale per il nostro organismo.

 

 

Oltre al pH ci sono molte altre caratteristiche che le differenziano:

 

L’acqua depurata

L’acqua depurata per definizione è un’acqua potabile ed è quella che troviamo sulle nostre tavole.

 

 

Destinata al consumo umano, viene sottoposta a dei trattamenti che ne migliorano le proprietà organolettiche. Questi trattamenti chiamati “depurazione” eliminano il cloro e riducono la concentrazione di calcio e magnesio nell’ acqua rendendola più piacevole nel gusto.

 

 

Una volta depurata l’acqua viene imbottigliata e venduta, l’acqua depurata è quella che acquistiamo nei negozi o nei supermercati, quella che normalmente si compra per un uso quotidiano scegliendo tra marche diverse in commercio.

 

 

Ma è possibile avere acqua depurata direttamente dai rubinetti di casa grazie a depuratori casalinghi e ad appositi miscelatori a tre vie per acqua filtrata.

L’acqua distillata

L’acqua distillata è un’acqua non destinata al consumo umano e non usata in ambito alimentare, priva non solo dei sali minerali ma di qualsiasi batterio ed altro microrganismo, dal giusto indefinito e metallico.

 

 

Per distillare l’acqua bisogna seguire il processo di distillazione. Esiste anche l’acqua bidistillata, che presenta una concentrazione di sali ancora più bassa rispetto a quella distillata, perchè viene sottoposta due volte al processo di distillazione.

 

 

Questo tipo di acqua bidistillata ma anche l’acqua distillata vengono utilizzate in laboratorio per la produzione di vari tipi di soluzioni. In medicina questo tipo di acqua viene usato per la somministrazione di farmaci per via venosa.

 

 

In particolare in questi casi l’acqua deve garantire la totale assenza di organismi viventi e deve essere purissima altrimenti gli effetti sarebbe disastrosi per la salute dell’uomo.

 

 

L’acqua distillata è molto usata anche in ambito domestico, è quella usata nei ferri da stiro proprio perchè non contiene calcare che a lungo andare potrebbe danneggiare e compromettere il funzionamento dell’elettrodomestico.

 

 

Come si ottengono?

Come si fa l’acqua distillata? Come abbiamo detto sopra, questo tipo di soluzione si ottiene tramite un procedimento chiamato distillazione. 

 

In pratica si fa bollire l’acqua, dopo di che si raccoglie l’acqua condensata dal vapore acqueo per raffreddamento ed ecco che abbiamo ottenuto dell’acqua distillata.

 

 

Il procedimento si base su un principio molto semplice, secondo cui i sali e tutte le altre particelle presenti nell’acqua non evaporano per cui raccogliendo solo quello che viene fuori dalla vapore si ottiene acqua con un contenuto di sali estremamente basso e per questo anche insipida e dal gusto metallico.

 

 

Se vogliamo introdurre anche nozioni di chimica, è importante che l’acqua distillata abbia un ph acido che si attesti intorno ai 5.8.

 

 

Come si ottiene acqua depurata?

Una delle tecniche più utilizzata per ottenere acqua distillata anche in casa è l’osmosi inversa.

Un processo che depura l’acqua attraverso l’utilizzo di una membrana che grazie ad affinità chimiche è in grado di trattenere le particelle solide da una parte e quindi restituire solo acqua depurata. 

Importante sottolineare che questo procedimento avviene attraverso affinità chimiche ma senza usare sostanze chimiche. 

Con l’osmosi si vengono a formare due liquidi: uno è l’acqua pura e depurata l’altro è invece il liquido in cui si concentrano le particelle di scarto.

Nel particolare il processo dell’osmosi inversa elimina dall’acqua:

 

  • microorganismi

  • calcare

  • sostanze inquinanti

  • metalli pesanti

  • cloro e floruri

Ma l’osmosi non è l’unico modo per avere acqua depurata direttamente in casa, si può avere acqua depurata che sgorga dai rubinetti della cucina anche con la tecnica della microfiltrazione.

 

 

In questo caso l’acqua viene depurata attraverso l’uso di due tipo di filtri: il primo trattenere i sedimenti grossolani, quelli che possono essere osservati anche ad occhio nudo, mentre l’altro è un filtro a carboni attivi e per questo riesce a trattenere cloro e simili.

 

 

Questo secondo metodo di depurazione priva l’acqua del cloro conservando altre sostanze come il calcio, il potassio e il magnesio.

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Cos’è e come funziona l’osmosi inversa? https://puritaliadepuratori.it/come-funziona-osmosi-inversa/ Wed, 23 Dec 2020 11:41:46 +0000 https://puritaliadepuratori.it/?p=628 Cos’è e come funziona l’osmosi inversa? cerchiamo di capirlo insieme!

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Prima di spiegare cos’è e come funziona l’osmosi inversa è bene capire cos’è l’osmosi.


Indice dei contenuti

  • 1 Cos’è l’osmosi
  • 2 Cos’è l’osmosi inversa
  • 3 Come funziona l’osmosi inversa
  • 4 L’acqua osmotizzata in ambito domestico
  • 5 Applicazioni Industriali dell’osmosi inversa
  • 6 Altre applicazioni industriali dei sistemi a osmosi inversa:

Cos’è l’osmosi

L’osmosi è un fenomeno naturale, di importanza vitale per gli animali e le piante, che consente di mantenere e regolare la pressione cellulare grazie alla membrana che le costituisce, che è semipermeabile, ovvero permeabile all’acqua ma non a determinati soluti quali i sali disciolti, gli zuccheri e le proteine.


Quindi l’osmosi è un processo chimico-fisico che avviene ogni qual volta due soluzioni acquose contenenti diverse concentrazioni saline vengono separate da una membrana semipermeabile, in questa situazione avviene il passaggio spontaneo dell’acqua dalla soluzione più diluita a quella più concentrata sino al raggiungimento della stessa salinità.


La pressione che si genera (dal greco osmós = spinta) è la cosiddetta “pressione osmotica”: tanto maggiore è la differenza tra le concentrazioni saline di partenza e più elevato è il valore della pressione osmotica.


Cos’è l’osmosi inversa

Esercitando una contropressione, superiore a quella osmotica, il processo si può invertire.


Le pressioni di esercizio richieste per realizzare l’osmosi inversa possono essere notevoli: se si tratta l’acqua di mare la pressione che occorre esercitare è di diverse decine di atmosfere, mentre per le acque di rete o debolmente salmastre i valori della pressione osmotica si aggirano intorno ai 10 bar.


E’ questo il principio su cui basa l’osmosi inversa: il passaggio dell’acqua attraverso una membrana semipermeabile in verso opposto al naturale, con la generazione di due soluzioni: una ad elevata concentrazione salina e l’altra molto diluita.


Le moderne tecnologie offrono sul mercato una vasta scelta di impianti ad osmosi inversa, compatti e molto efficienti, che possono essere impiegati per potabilizzare acque con un’elevata concentrazione di sali e inquinanti, oppure per migliorare la qualità delle comuni acque di rete.


Innegabili vantaggi vengono offerti dalla tecnologia dell’osmosi inversa quando l’acqua di rete, seppur potabile, non presenta caratteristiche di eccellenza, come alcune acque di falda caratterizzate da un’elevata concentrazione di nitrati, diserbanti o antiparassitari, o altri inquinanti difficilmente removibili con altre tecnologie;


viceversa questa tecnologia offre un trattamento sovrabbondante per una gran parte delle acque di rete, che spesso necessitano solo di un affinamento dei caratteri organolettici.


Come funziona l’osmosi inversa

L’osmosi inversa è un processo a membrana, che consente di rimuovere dall’acqua la quasi totalità delle sostanze in essa presenti, sia sospese che disciolte.


L’azione di una membrana osmotica non è solo meccanica, la separazione avviene grazie a meccanismi di diffusione e dissoluzione, che intervengono in varia misura e consentono di agire sino a livello ionico.

Una membrana osmotica è costituita da un’anima centrale attorno alla quale viene avvolta a spirale una tela semipermeabile in materiale sintetico (ad es. polisulfone).


Le membrane vengono generalmente classificate in base alle dimensioni secondo standard espressi generalmente in pollici (ad es. una membrana 4040 corrisponde ad un modulo lungo 40 pollici e largo 4,0), ma anche a seconda della capacità di produzione, generalmente indicata in GPD (galloni al giorno).


L’acqua da trattare viene spinta nella membrana da una pompa, che esercita una pressione superiore a quella osmotica, così da ottenere due flussi in uscita:


la parte di acqua in ingresso che attraversa la membrana costituisce il permeato (povero di sali) che va all’utilizzo, mentre la rimanente parte fuoriesce con un’elevata concentrazione salina, dovuta all’accumulo di tutti i sali che non hanno attraversato la membrana, si tratta del concentrato (ricco di sali) che va scartato.


Il contenuto salino di un’acqua, detto anche Residuo Fisso o TDS (Total Dissolved Solid), si misura in mg/L (o ppm). Una membrana osmotica produce mediamente un 20% di permeato rispetto al flusso in ingresso, ma per gli impianti più grandi, che prevedono l’uso di più membrane in serie, tale valore può superare il 75%.


La reiezione di una membrana, ovvero la capacità di rimuovere il soluto presente nell’acqua, è influenzata da svariati parametri quali le caratteristiche stesse dell’acqua, la pressione e la temperatura di esercizio; in ogni caso i valori di rimozione per la stragrande delle sostanze presenti nell’acqua superano generalmente il 95%.



L’acqua osmotizzata in ambito domestico

La moderna tecnologia consente di produrre sistemi ad osmosi inversa molto compatti, utilizzabili anche in una normale cucina di casa. Questi impianti possono essere di due tipi: con accumulo o a produzione diretta.


Gli impianti con accumulo sono costituiti da una serie di prefiltri, da una membrana osmotica, da un serbatoio di accumulo e da un post trattamento, generalmente realizzato con carboni attivi e l’ultrafiltrazione.


Per ridurre le dimensioni di ingombro ed ovviare alle criticità del serbatoio (ristagno d’acqua) sono nati gli impianti a produzione diretta, che attraverso la pompa di spinta sono in grado di produrre un flusso consistente di acqua osmotizzata, in grado di soddisfare le richieste anche nell’ambito della ristorazione collettiva.


L’acqua osmotizzata, essendo sostanzialmente priva di contenuto salino, quando destinata al consumo umano o in ambito domestico va rimineralizzata, generalmente con una percentuale di acqua grezza o microfiltrata opportunamente miscelata attraverso un’apposita valvola di cui tutti gli impianti più evoluti sono dotati.


In pratica, grazie a questo accorgimento, la quantità totale di contenuto salino (TDS) nell’acqua da bere, può essere regolato secondo gusto e/o necessità particolari (Es: dieta iposodica).


In altri tipi di impianti, la remineralizzazione avviene con l’aggiunta di Sali ottenuti dal passaggio dell’acqua permeata attraverso una cartuccia a rilascio di sali di calcio e/o altri minerali.


Il D.Lgs 31/2001 (qualità delle acque destinate al consumo umano) prevede infatti che le acque sottoposte a trattamento di addolcimento o osmosi, mantengano un valore residuo di durezza di almeno 10°F / 15°F (valore minimo consigliato dal ministero ma che non necessariamente è pericoloso per la salute).


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Depuratore Acque: convenienza ed ecosostenibilità! https://puritaliadepuratori.it/depuratore-acque-convenienza-ed-ecosostenibilita/ Tue, 15 Dec 2020 12:00:10 +0000 https://puritaliadepuratori.it/?p=603 E’ ormai noto che la  plastica è una delle maggiori cause di inquinamento per l’ambiente e purtroppo attualmente il nostro pianeta è letteralmente invaso da questo materiale, che si è diffuso nei mari, nei fiumi, nelle falde acquifere e in generale nel sottosuolo. Tra gli oggetti di plastica più utilizzati dall’essere umano, una menzione particolare va alle bottiglie e …

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E’ ormai noto che la  plastica è una delle maggiori cause di inquinamento per l’ambiente e purtroppo attualmente il nostro pianeta è letteralmente invaso da questo materiale, che si è diffuso nei mari, nei fiumi, nelle falde acquifere e in generale nel sottosuolo.


Tra gli oggetti di plastica più utilizzati dall’essere umano, una menzione particolare va alle bottiglie e ai contenitori per alimenti.


Secondo le ultime indagini dell’ISMEA, Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo-Alimentare, tra il 2009 e il 2019 la produzione in Italia è praticamente raddoppiata ed è passata per esempio per le bottiglie da 5 miliardi annui a ben 10 miliardi. Dati impressionanti, se consideriamo quanto sia elevata la difficoltà di riciclo e di reimpiego.


Eppure, quasi per reazione, proprio in Italia sta nascendo una vera e propria avversione nei confronti delle bottiglie di plastica e sempre più a favore del vetro. Gli abitanti del Bel Paese mostrano un atteggiamento sempre più improntato all’ecosostenibilità, cercando opzioni diverse dall’acqua imbottigliata nella plastica.


Uno dei più recenti sondaggi vuole che circa l’80% degli Italiani con età compresa tra 15 e 30 anni sia sceso in piazza per manifestare a favore della Terra, o abbia comunque intenzione di farlo.


Un’ottima soluzione per abbandonare le bottiglie di plastica senza rinunciare a bere acqua di qualità è il depuratore domestico. Il team italiano di esperti in depuratori d’acqua ha sottolineato tutti i lati positivi di questo strumento per noi stessi e per l’ambiente che popoliamo.


Un depuratore d’acqua è un investimento conveniente per il presente e per il futuro, perché consente di sfruttare le risorse idriche cittadine e di tutelare la natura da un materiale ritenuto da molti, a torto o a ragione estremamente pericoloso come la plastica.


Quali sono i vantaggi del depuratore d’acqua domestico?

I depuratori, quindi, sono utilissimi e offrono una serie di vantaggi: risparmio, ecologia, benessere e salute. L’acqua del rubinetto, già di per se buona perché potabile, se sottoposta a un corretto processo di purificazione, viene ulteriormente migliorata nelle sue caratteristiche rendendola ottimale. Ne beneficia il nostro organismo e lo aiuta a eliminare tutte le tossine e le scorie.


Grazie alla tecnica della purificazione dell’acqua ad osmosi inversa, nello specifico, si scongiura la presenza di sostanze nocive come l’ammoniaca, i pesticidi, l’arsenico e i nitrati, e grazie alla tecnica della sterilizzazione a raggi uv si eliminano virus e batteri.


Chi si serve di un depuratore domestico può essere sicuro dell’acqua che beve e potrà risparmiare danaro non essendo più costretto ad acquistare bottiglie su bottiglie. Soprattutto in un periodo come questo è complicato uscire per fare la spesa: con tale dispositivo, però, non sarà necessario affannarsi per accumulare scorte.


La salute psicofisica dell’uomo si collega strettamente alle condizioni ambientali. I depuratori che si basano sul principio dell’osmosi inversa e sulla sterilizzazione a raggi uv sono prodotti moderni e tecnologici, concepiti per trattenere il 99% circa degli agenti indesiderati dell’acqua. 


Se tutti adottassero questo sistema, si potrebbero raggiungere risultati significativi nell’ambito dello smaltimento dei rifiuti.


L’Italia e la plastica: un po’ di statistiche

Come già abbiamo sottolineato in precedenza, ultimamente il nostro paese dimostra una spiccata sensibilità al problema della plastica. 


Un sondaggio della BEI, Banca Europea per gli Investimenti, testimonia che il 94% degli Italiani è contrario all’uso delle bottiglie realizzate con questo materiale, e il 64% è già alla ricerca di alternative green.


Stando a questo studio, solo gli abitanti di Malta, della Spagna e del Portogallo sono altrettanto attenti alla questione. 


Molti, tra l’altro, sono disposti a impiegare proprio i depuratori a osmosi inversa: ciò permetterebbe di avere acqua ancora più pura sia da bere, sia per cucinare o per svolgere le faccende domestiche. Un simile accessorio è semplice da installare sotto il lavello della cucina, e compensa appieno la spesa iniziale con un progressivo risparmio in termini di benessere.


La popolazione dell’Italia è preoccupata tanto per la situazione europea quanto per quella della Cina e degli Stati Uniti, che emergono su tutti per la produzione e la diffusione della plastica.

 

Acqua del rubinetto vs acqua in bottiglia

Bisogna smentire, poi, un luogo comune: non è affatto vero che l’acqua in bottiglia è più pura rispetto a quella del rubinetto. Anzi, anche quest’ultima è sottoposta a controlli rigorosi, ed è soggetta a norme ben precise che diventano sempre più rigide con il passare degli anni.


Le bottiglie di plastica, oltre a essere materiale inquinante, per i mari e per l’ambiente se mal gestite dal menefreghismo di alcuni maleducati, compiono comunque un certo percorso per arrivare nelle nostre case, e talvolta le verifiche non sono sempre così meticolose come sarebbe opportuno. 


Per esempio, non tutti sanno che le casse lasciate al sole vanno incontro a un drastico calo della qualità: le modalità di conservazione sono fondamentali per il risultato finale, e dipendono in ogni caso dal contesto.


Non si può, invece, dubitare della purezza delle acque potabili e dell’acqua del rubinetto, che giunge nelle abitazioni tramite gli acquedotti e che subisce controlli e miglioramenti grazie ai depuratori degli acquedotti. Senza pensare a tutti i recipienti usa e getta che eviteremmo di spargere negli oceani del nostro pianeta!


Anche se l’acquisto delle bottiglie di plastica sembra in ascesa, possiamo invertire il flusso preferendo magari le bottiglie di vetro e dare un contributo fondamentale nel nostro piccolo. Oppure una gestione smart della nostra casa si estenderebbe a un utilizzo intelligente delle risorse della Terra.



Rubinetto Vs Bottiglia

 

 

L’importanza di una spesa ecosostenibile

Apriamo, infine, una breve parentesi sul valore di una spesa ecologica. In parallelo con l’uso di un depuratore d’acqua, sarebbe bene comprare soltanto frutta e verdura di stagione: il 48% degli italiani già lo fa, e il 93% adotterà presto questa abitudine.


È da noi che il cambiamento deve partire, e ciò che bisogna fare è mostrarsi responsabili verso l’ambiente.


È essenziale abbandonare consuetudini e comportamenti dannosi, partendo da soluzioni funzionali come acquistare acqua in bottiglie di vetro oppure installare un depuratore domestico per aderire a uno spirito meno consumistico, in linea con la natura.

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